Insetti

Le foto macro sono una delle categorie più affascinanti e impegnative del mestiere fotografico, quello che non mi appartiene ma dove cerco di infilarmi e di imparare un po' con tutta la mia testardaggine. Sento che non riesco molto bene e che poche fotografie soddisfacenti che riesco a produrre sono tali per puro caso. Per la legge dei grandi numeri; scatti tanto e qualcosa alla fine esce bene.

La mia Nikon Coolpix S4 ho comprato nel 1997, prima di andare a fare il safari in Kenya. Sono stato molto contento tranne per un fatto; fare le foto con poca luce richiede un notevole impegno, un treppiede e questo spesso è molto scomodo, specialmente negli ambienti con una mezza luce dove comunque si aspetterebbe di poter fare gli scatti normalmente. Per questo, nell'aprile del 2011 mi sono comprato una nuova macchina fotografica. Consultando un po' Internet, parlando con gli amici e basandomi sulla mia esperienza, sono arrivato alla conclusione che le Canon compatte sono meglio delle stesse Nikon. E così mi sono comprato una Canon PowerShot SX230 HS. E' decisamente meglio nelle foto poco illuminate, ha dei controlli che la mia vecchia Nikon non ha e produce i video in alta definizione davvero fantastici, tenendo conto della grandezza e del costo. Inoltre ho deciso di spendere 30 euro in più per prendermi il modello che ha anche il GPS e così ogni foto scattata è associabile ad un punto geografico della Terra. Si può registrare anche l'itinerario che si percorre. Ma la Nikon ha l'obbiettivo snodabile che permette di fare le macro in modo molto più comodo, senza sdraiarsi per terre, oppure riprendere le altre posizioni che spesso si assomigliano a quelle di Kamasutra.

Torniamo agli insetti. Sono difficili da riprendere prima di tutto perché generalmente scappano quando uno si avvicina. Si può usare anche zoom, cercando di stare un po' più lontano, ma le foto escono peggio. L'altro problema e la posizione, perché si trovano spesso per terra e là non si sa come arrivare per poter vedere anche lo schermo piccolo. Ed la mia, adesso già antica Nikon, da un vantaggio enorme: è sufficiente inginocchiarsi e girare l'obbiettivo per poter vedere esattamente quello che si sta registrando. E così ho voluto creare una nuova sezione con questi animaletti piccolino e affascinanti; finché non si ha la fotografia spesso non si vedono dei dettagli con l'occhio nudo e la sorpresa di vedere un occhio di una struttura tutta particolare. In una spiaggia desertica del Capo Verde, questa stupenda locusta, riportata sotto, mi veniva incontro, volendo proprio farsi fotografare. Quando ho scaricato la foto sul computer ho visto questi fantastici occhi, giallo neri, a strisce.

scarafaggio in una ripresa notturna insetto su un albero Una locusta curiosa Un'ape succhia il succo di una mela

Visto che la mia Nikon è andata in pensione da tanto tempo, qui non sono comparse le nuove opere. La Canon ha un altro difetto per fare le foto macroscopiche e questa è la ragione perché praticamente ho smesso di riprendere gli insetti. Il misuratore della distanza dell'oggetto è qualche centimetro più lontano dall'obiettivo della camera. Per le foto da vicino è un grande problema perché non metta a fuoco l'oggetto, ma qualcosa accanto. La risoluzione sarebbe passare al modo manuale, correggendo la messa a fuoco con la mano, ma tutto è particolarmente complesso. Ho eseguito qualche sperimento a casa e avevo capito come si fa, ma dopo, quando ne avevo bisogno, non mi ricordavo proprio tutto e la cosa finiva male, specialmente con gli insetti che scappavano prima che io riuscissi a ricordarmi come si fa. La foto sottotante in effetti è stata fatta con il cellulare di mia moglie e lei abbia fatto anche lo scatto. La mano sull'immagine è la mia ed è per la prima volta che pubblico una parte della mia persona. Avete visto di meglio? Decisamente, ma l'ape che ha atterrato sul mio palmo era troppo dolce, camminava su e giù e non se ne voleva andare. Come se volesse essere immortalata per sempre, insieme a me.

Avevo preparato la pagina e sono abituato di fare un controllo prima di metterla online. Leggo il testo e non trovo gli errori. Vedo l'immagine piccola e va bene. Apro quella grande, per vedere che il collegamento funziona, ed anche questo è a posto. Guardo meglio e vedo qualcosa che non ho visto prima: su una delle zampe posteriori dell'ape si vede una sfera piccolissima di colore rosso acceso. La foto non è proprio una vera macro, ma con questo bellissimo dettagli comincia ad avvicinarsi alla parola piccolo. Tutto fatto con un cellulare da cento euro, datato da qualche anno. Stupefacente!

Un ape sul palmo della mia mano


Foto Online > Ponti Paesaggi Luna e Sole Animali Edifici Macro Persone Stelle Nuvole Dettagli Mare Neve Orchidee Insetti Alberi Arte in natura Uccelli Link